Ai temi del progetto architettonico e urbano, si aggiungono quelli della progettazione morfologica alla grande scala territoriale. L’interazione con i processi di dispersione insediativa e le trasformazioni recenti del territorio ha determinato una riflessione sul rapporto tra forma degli insediamenti e progetto delle infrastrutture, sulla configurazione delle armature e dei telai territoriali in relazione alle strutturazioni geomorfologiche del substrato, sul paesaggio alpino come laboratorio di pratiche insediative realmente sostenibili.
Tali riflessioni hanno preso corpo all’interno delle ricerche Prin “INFRA – Forme insediative e infrastrutture. Procedure criteri e metodi per il progetto” e “INFRA – Forme insediative, ambiente e infrastrutture. Indirizzi e strumenti di intervento”, che nei primi anni duemila hanno coinvolto diverse sedi universitarie italiane sotto il coordinamento di Aimaro Isola e del gruppo del Politecnico di Torino.
Questi temi di ricerca hanno trovato prosecuzione nei Prin 06, “Infrastrutture per la mobilità e costruzione del territorio metropolitano: linee guida per il progetto integrato” (coordinatori Bernardo Secchi e Carlo Magnani), e Prin 2013, “Re-cycle Italy. Nuovi cicli di vita per architetture e infrastrutture della città e del paesaggio” (coordinatore Renato Bocchi), di cui è stato responsabile delle unità di ricerca torinesi.
I portati di queste riflessioni e ricerche hanno trovato riscontro in alcune occasioni concrete, come gli studi preliminari per il Piano Territoriale Regionale-Approfondimento Valle Susa (1999-2004), e soprattutto le analisi morfologiche e insediative per il Piano Paesistico della Regione Piemonte (2007-2009), lavori in cui ha svolto il ruolo di responsabile del gruppo di lavoro del Politecnico di Torino.
Ha inoltre coordinato la produzione di manuali di best practices e di linee guida d’indirizzo per enti e amministrazioni pubbliche, come nel caso della Regione Piemonte (ad esempio “Indirizzi per la qualità paesaggistica degli insediamenti”, con le “Buone pratiche per la progettazione edilizia” e le “Buone pratiche per la pianificazione locale” del 2010; “Architettura e territorio alpino. Scenari di sviluppo e di riqualificazione energetico-edilizia del patrimonio costruito” del 2015), del Parco del Po-tratto torinese, dei GAL, o di singole realtà comunali come quella di Ostana in valle Po.
Recentemente, insieme a F. Corrado e E. Durbiano, ha elaborato il Piano strategico “Dalla Dora al Mombarone” per il territorio di otto comuni dell’Alto Canavese al confine con la Valle d’Aosta, e ha partecipato – con M. Barbieri, N. Coviello, A. Delpiano, M. Giusiano – alla ricerca MetroGranda, scenario progettuale di riuso e riconfigurazione delle linee ferroviarie cuneesi.